Vertigine dolomitica

Alpenos firma una demo-ricostruzione che, tra continuità con la tradizione e spirito alpino, dà voce al legno, dalla pelle al cuore

Riabbracciare il passato. Nei volumi, nelle geometrie, nei materiali, nell’essenza stessa dell’architettura che si fa portavoce della tradizione ma, al contempo, dà sfogo all’innovazione dell’oggi. Un esempio? Lo Chalet Larix, nella cartolina di Andalo, protagonista di una nuova vita ad opera di Alpenos, leader nel settore della costruzione di edifici in legno, su progetto dello studio d’architettura BosettiArch.
“Una rilettura sincera e fedele ma anche fresca e moderna degli standard strutturali che caratterizzano la costruzione storica del maso”: questo il primo focus del progetto che ha visto centrale la reinterpretazione dell’edificio rurale in chiave contemporanea attraverso la scelta di un volume compatto, l’utilizzo principe di rivestimenti lignei e quel rapporto eterno tra interno ed esterno reso possibile da trasparenze e riflessi infiniti. E poi, la continuità con la tradizione presente nella materia del legno, elemento cardine di tutto il progetto, che manifesta la metonimia architettonica tra l’involucro e il contenuto: un linguaggio visivo e simbolico per sottolineare quell’eterno fil rouge con il passato.
Il risultato? Una scatola in legno e lamiera caratterizzata da poggioli in brunito e specchi di luce dove l’interior design parla lo stesso linguaggio: quello della materia.


Dolomitic Vertigo

Alpenos presents a demo-reconstruction that seamlessly blends tradition and alpine spirit, giving voice to wood from its surface to its core

Embracing the past. In the volumes, in the geometries, in the materials, in the very essence of architecture that becomes a spokesperson for tradition while simultaneously giving way to today’s innovation. An example? Chalet Larix, in the picturesque setting of Andalo, which has been given a new lease of life by Alpenos, a leader in wooden building construction, based on a design by the architectural firm BosettiArch.
“A sincere and faithful yet fresh and modern reinterpretation of the structural standards that characterise the historic construction of the farmhouse”: the primary focus of the project was to reinterpret the rural building in a contemporary style by opting for a compact volume, the predominant use of wooden cladding, and the eternal relationship between interior and exterior made possible by unprecedented and infinite transparencies and reflections. The continuity with tradition is evident in the use of wood, the central element of the entire project. This material creates an architectural metonymy between the exterior and the interior, serving as a visual and symbolic language to emphasise the eternal connection with the past.
The result? A box of wood and sheet metal characterised by bronzed balconies and light mirrors where the interior design and material speak the same language.